IL MIRACOLO DI MONTEBUSO

Lo storico veneziano Marin Sanudo nei suoi Diari racconta di un miracolo avvenuto a Montebuso, località nei pressi di Baone, sulla strada fra Monselice ed Este. E non vorremo mica farci scappare un miracolo padovano, non sia mai!

La sera del venerdì Santo del 1526 due pastori alle dipendenze della famiglia Todesco di Este, Angelo e Gaspare, stavano rincasando dalla confessione a Terralba. Una volta arrivati a Montebuso, terreno dei Todesco, videro una donna vestita di nero seduta sopra un sasso, tra due torri. Questa, dopo aver ricambiato il saluto, disse di voler mandare un messaggio al loro padrone: lei era capace di predire castighi e pene a costui che, pregato tempo prima di costruire un capitello in quel luogo, non lo aveva ancora fatto. I due risposero che non era possibile perché il padrone giaceva a letto in fin di vita da quattro giorni e non era nemmeno in grado di parlare. Allora la donna deve aver detto qualcosa tipo: «Voi non sapete chi sono io! lo sono la Regina del Cielo e della Terra!» e annunciò che la vita di Todesco stava per terminare, aggiungendo poi che chiunque avesse digiunato tre sabati di seguito avrebbe avuto la concessione di una grazia. I pastori allora si affrettarono a riferire le parole della donna al padrone, che si alzò subito e ordinò

di far costruire immediatamente il desiderato capitello. La leggenda narra che dopo la sua morte, nel piccolo oratorio costruito in cima al colle, si verificarono numerosi miracoli: i ciechi tornarono a vedere, gli infermi guarirono e l'acqua putrida divenne limpida e potabile. E fu così che la chiesetta di Montebuso, detta della Madonna delle Ave, esiste ancora. E vissero tutti felici e contenti. Ah no, tutti salvo Todesco.

 

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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori